La psicoterapia accompagna/aiuta la persona a riscoprirsi, a ridare attenzione a quanto si è dimenticato, nascosta o tradito della nostra autenticità interiore
Pur avendo un orientamento psicoanalitico nel mio lavoro utilizzo un approccio integrato, cognitivo e psicodinamico, modellato in base alla problematica, alle richieste e alle caratteristiche di personalità. Il fine è quello di offrire un percorso personalizzato con l’obiettivo di rinforzare e valorizzare le risorse del paziente.
La psicoterapia aiuta la persona a riscoprirsi, a ridare attenzione a quanto si è dimenticato, nascosta o tradito della nostra autenticità interiore.
Pur avendo un orientamento psicoanalitico nel mio lavoro utilizzo un approccio integrato, cognitivo e psicodinamico, modellato in base alla problematica, alle richieste e alle caratteristiche di personalità. Il fine è quello di offrire un percorso personalizzato con l’obiettivo di rinforzare e valorizzare le risorse del paziente.
Psicodinamica
La psicodinamica presuppone la presenza di forse inconsce che influenzano il comportamento cosciente. Lo scopo di una terapia ad orientamento psicoanalitico è di mettere in contatto il soggetto con le parti oscure di sé per renderlo capace di riconoscerle, affrontarle e integrarle nella propria personalità. Si cerca di arrivare alle cause profonde dei sintomi e delle sofferenze attraverso l’analisi della storia personale del soggetto, dei contenuti onirici e delle fantasie.
Terapia cognitiva
Spesso durante il lavoro psicoterapico incontro quelle che vengono definite credenze irrazionali, queste sono credenze negative che il soggetto associa a sé stesso. Queste credenze sono determinate da esperienze di vita precoci e diventano schemi , idee irrazionali su se stessi che bloccano e condizionano la vita degli individui. Alcuni esempi : “ non sono abbastanza, sono impotente, non valgo, non sono amabile, sono incapace..” Spesso penso che il mio lavoro consista nell’aiutare le persone a liberarsi dalle credenze errate che hanno su loro stesse e sulla propria famiglia.
Psicodinamica
La psicodinamica presuppone la presenza di forse inconsce che influenzano il comportamento cosciente. Lo scopo di una terapia ad orientamento psicoanalitico è di mettere in contatto il soggetto con le parti oscure di sé per renderlo capace di riconoscerle, affrontarle e integrarle nella propria personalità. Si cerca di arrivare alle cause profonde dei sintomi e delle sofferenze attraverso l’analisi della storia personale del soggetto, dei contenuti onirici e delle fantasie.
Terapia cognitiva
Spesso durante il lavoro psicoterapico incontro quelle che vengono definite credenze irrazionali, queste sono credenze negative che il soggetto associa a sé stesso. Queste credenze sono determinate da esperienze di vita precoci e diventano schemi , idee irrazionali su se stessi che bloccano e condizionano la vita degli individui. Alcuni esempi : “non sono abbastanza, sono impotente, non valgo, non sono amabile, sono incapace…” Spesso penso che il mio lavoro consista nell’aiutare le persone a liberarsi dalle credenze errate che hanno su loro stesse e sulla propria famiglia.
Approccio E.M.D.R.
"Il tuo passato può influenzare il tuo presente ma non deve necessariamente decidere il tuo futuro".
F. Shapiro
Nella mia pratica spesso utilizzo l’approccio E.M.D.R., in quanto spesso ci sono dei traumi che bloccano il soggetto, traumi che possono essere lutti o incidenti oppure traumi relazioni, ferite dell’attaccamento; gli approcci tradizionali impiegano molto tempo a raggiungere in questi casi il nucleo di sofferenza, sentivo che mancava qualcosa, così ho deciso di formarmi per diventare terapeuta E.M.D.R., attualmente ho la qualifica di Pratictioner. L’approccio E.M.D.R. viene utilizzato per rielaborare eventi traumatici. L’efficacia del trattamento emdr nella cura dei disturbi psicopatologici è considerata evidence based, cioè comprovata da numerosi studi scientifici. Utilizzo tale approccio quando incontro lutti complessi non elaborati, incidenti che hanno minato fiducia o che hanno lasciato esiti da disturbo post traumatico da stess, abusi e violenze subite, fobie specifiche e ipocondrie (eventuale collegamento alla sezione articoli).

Approccio E.M.D.R.
"Il tuo passato può influenzare il tuo presente ma non deve necessariamente decidere il tuo futuro".
F. Shapiro
Nella mia pratica spesso utilizzo l’approccio E.M.D.R., in quanto spesso ci sono dei traumi che bloccano il soggetto, traumi che possono essere lutti o incidenti oppure traumi relazioni, ferite dell’attaccamento; gli approcci tradizionali impiegano molto tempo a raggiungere in questi casi il nucleo di sofferenza, sentivo che mancava qualcosa, così ho deciso di formarmi per diventare terapeuta E.M.D.R., attualmente ho la qualifica di Pratictioner. L’approccio E.M.D.R. viene utilizzato per rielaborare eventi traumatici. L’efficacia del trattamento emdr nella cura dei disturbi psicopatologici è considerata evidence based, cioè comprovata da numerosi studi scientifici. Utilizzo tale approccio quando incontro lutti complessi non elaborati, incidenti che hanno minato fiducia o che hanno lasciato esiti da disturbo post traumatico da stess, abusi e violenze subite, fobie specifiche e ipocondrie (eventuale collegamento alla sezione articoli).

Lavorare attraverso i sogni
Con il paziente trovo molto utile lavorare anche attraverso i sogni; tutti noi sogniamo anche se alcuni dimenticano il contenuto dei sogni. I sogni sono finestre sull’inconscio perciò preziosissimi strumenti che utilizzo nella mia pratica terapeutica. Il sogno comunica qualcosa, un desiderio, un’angoscia, una paura. Insieme al paziente diamo senso e significato al sogno soffermandoci sulle emozioni correlate. Di particolare interesse per me sono i sogni ricorrenti, questi spesso ci indicano dove il paziente è rimasto bloccato a livello emotivo e quindi ci consentono di sbloccare o porre attenzione su determinate situazioni. Spesso durante la terapia i sogni si fanno più vividi e iniziano a ricordarsi di più a testimoniare che la persona è più in contatto con sé stessa.
Nel mio lavoro clinico cerco di rendere lo spazio terapeutico un’area protetta in cui la persona si possa sentire libera di esprimersi e dove possa sentirsi accolta, compresa, mai giudicata.
Lavorare attraverso i sogni
Con il paziente trovo molto utile lavorare anche attraverso i sogni; tutti noi sogniamo anche se alcuni dimenticano il contenuto dei sogni. I sogni sono finestre sull’inconscio perciò preziosissimi strumenti che utilizzo nella mia pratica terapeutica. Il sogno comunica qualcosa, un desiderio, un’angoscia, una paura. Insieme al paziente diamo senso e significato al sogno soffermandoci sulle emozioni correlate. Di particolare interesse per me sono i sogni ricorrenti, questi spesso ci indicano dove il paziente è rimasto bloccato a livello emotivo e quindi ci consentono di sbloccare o porre attenzione su determinate situazioni. Spesso durante la terapia i sogni si fanno più vividi e iniziano a ricordarsi di più a testimoniare che la persona è più in contatto con sé stessa.
Nel mio lavoro clinico cerco di rendere lo spazio terapeutico un’area protetta in cui la persona si possa sentire libera di esprimersi e dove possa sentirsi accolta, compresa, mai giudicata.